Grandi progetti e piccoli progetti

Nel corso dell’incontro è stata definita la metodologia di lavoro per arrivare ad un grado di definizione progettuale comune a tutti i grandi progetti cercando di stabilire punti fissi imprescindibili per la definizione del nuovo assetto urbanistico. In particolare è stato discusso lo stato di avanzamento dei progetti delle aree di Multedo e del nodo di interscambio di Erzelli, stabilendo il fatto che debba essere un impianto leggero, tipo cremagliera e a servizio non solo dell’area di Erzelli ma anche dell’abitato e in connessione con il sistema infrastrutturale pubblico.

 

Per l’impostazione del lavoro è stato circoscritto il numero delle aree di trasformazione oggetto di studio:

  1. Voltri macchina portuale
  2. Voltri, il litorale
  3. Fascia di Prà
  4. Nuovo ospedale del Ponente
  5. Multedo – riqualificazione aree a monte della ferrovia
  6. Multedo - riqualificazione aree a mare della ferrovia
  7. Isola aeroportortuale
  8. Nodo di interscambio Sestri Ponente - Calcinara
  9. Erzelli Alta  
  10. Riorganizzazione e riqualificazione aree alla foce del Polcevera
  11. Tunnel subportuale e riparazioni navali
  12. Fiera
  13. Piazzale Kennedy e Corso Italia

Contestualmente è stata discussa la destinazione delle aree ex Ilva in relazione alle sistemazioni di previsione delle aree alla foce del Polcevera connesse alla realizzazione della Strada a mare e della Sopraelevata Portuale.

Nel corso dell’incontro è stato presentato il catalogo definitivo dei Piccoli Progetti con l’elenco degli interventi che sono stati sottoposti alla revisione dei Municipi, integrato con le proposte ritenute più facilmente realizzabili. Ogni piccolo progetto potrebbe essere connesso ad una piccola rete di progetti nell’ottica di attivare in modo capillare più sistemi di riqualificazione del territorio.
È la prima volta – come sottolinea la Sindaco Marta Vincenzi, insieme con Renzo Piano – che il Comune di Genova ha l’elenco sistematico delle esigenze di tipo urbano di tutta la città. Alcuni di questi progetti potranno essere realizzati, come suggerito da Piano, attraverso un concorso di idee, per coinvolgere la cittadinanza nella progettazione.

E proprio per condividere con tutti gli attori esterni ed interni il lavoro compiuto da Urban Lab sui grandi e sui piccoli progetti, entro le vacanze estive si prevede l’elaborazione di un catalogo di proposte che potrebbe diventare un “libro bianco”, come l’ha definito nel corso del tavolo lo stesso Renzo Piano, per poi decidere quali potranno essere messi in atto. E già entro l’estate qualcosa potrebbe muoversi su questo fronte.

Come ha fatto notare la stessa Sindaco, oltretutto, il lavoro dell’Urban Lab e di tutto il Comune di Genova è in estrema sintonia con gli obiettivi più ampi regionali, volti alla riqualificazione dello sviluppo del territorio e a un maggior livello occupazionale.
Alla chiusura dell’incontro, sono stati presentati i due primi collaboratori giapponesi arrivati all’Urban Lab: sono Shoko Nakamura, una ragazza di 24 anni, e Arata Yamasaki, un giovane di 25, (nella foto) e hanno già iniziato a lavorare sui primi progetti. Resteranno all’Urban Lab fino a settembre e dopo di loro la collaborazione tra il laboratorio e le università straniere continuerà con molte nuove presenze da tutto il mondo.
 

18 Aprile 2008 (Tutto il giorno)

UrbanCenter Comune di Genova