"autoprodurre" una compostiera
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Mar, 08/03/2011 - 10:56
Le compostiere possono essere prodotte in proprio anche con materiali di recupero seguendo semplici accorgimenti. Presentate le vostre esperienze!
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Tags: Club dei compostatori
Ho avviato due cumuli e una compostiera, poichè come scritto in precedenza ho un terreno di 13.000 mq. La compostiera è quasi piena ( la uso solo per gli scarti di cibo e qualche volta per la frutta caduta dagli alberi) mentre i due cumuli, circondati da rete e zoccolo di legno sono il deposito degli sfalci. Non ho difficoltà a rigirare il contenuto della compostiera mentre faccio molta fatica coi cumuli che nelle parti profonde si sono compattati. Nel frattempo ho una valanga di nuovo sfalcio che evidentemente devo stoccare in un posto tranquillo ( i miei " capi" vorrebbero bruciarlo). Cosa mi conviene fare?La compostiere, dotata di sportello inferiore, è stata riempita dal mese di giugno, mentre i cumuli risalgono a luglio. quando è ragionevole pensare che potrò vedere un po' di " mitico" compost, sempre ammesso che il processo di formazione sia correttamente partito? Aggiungo terriccio tra i vari strati, cartone a pezzi nella compostiera e anche qualche osso ritrovato( come da VS. gentili consigli) .Scusate, ma la sola lettura del manuale a me non basta....Contadinapecaso
Dai sintomi descritti ipotizzo che i suoi cumuli siano carenti di strutturanti. Se le è difficile trovare del cippato di legno le consiglio di acquistare un sacchetto di pellet di legno da aggiungere al cumulo mentre lo rivolta. Visto il costo e la compattezza dei pellet le consiglio di cominciare con una parte di pellet ogni tre-quattro parti di scarti in fase di compostaggio. Se necessario regoli l'umidità ricordandosi la regola del pugno e della spugna ben strizzata.
Gli esperti suggeriscono di aggiungere calce ( o cenere di legna) agli sfalci fresci, per ridurne l'acidità. Se si può procurare l'una o laltra faccia delle prove senza esagerare nell'aggiunta.
L'avvio del compostaggio avviene nel giro di pochi girni se tutto è ben regolato. Il segnale è l'aumento di temperatura all'interno dei cumuli.
Nella sua lettera non fa riferimento all'uso di strutturanti ( foglie secche, cippato..) nei cumuli e nella compostiera. L'assenza di strutturanti potrebbe essere la causa della compattezza del cumulo, fenomeno che certamente rallenta il compostaggio.
Inoltre strutturanti come foglie secche e cippato ( scarti marroni) forniscono carbonio ai batteri compostator,i un elemento essenziale per la loro dieta.
Se in questo momento ha difficoltà a trovare foglie secche e cippato, una valida alternativa sono trucioli di legno. Se anche questa possibilità è per lei difficile, pellet di legno per il riscaldamento ( che si dovrebbero cominciare trovare nei reparti riscaldamento di centri commerciali) sono un'ottima fonte di carbonio con una buona azione strutturante. L'unico difetto è il loro costo.
Quest'autunno le consiglio di fare una buona scorta di foglie secche, da aggiungere anche alla compostiera
Per trasformare in compost un cumulo ben gestito ci vogliono tre-quattro mesi.
I suoi cumuli all'interno sono caldi?
Se la risposta è negativa, è la conferma che la miscela tra scarti verdi, richi di azoto e scarti marroni, ricchi di carbonio non è quella ottimale.
Io credevo di aver ben operato nei cumuli,alternando gli sfalci freschi a piccoli legnetti secchi, terra, avanzi delle piante di pomodoro, frutta caduta e poi erba secca e via di seguito . Ultimamente ho anche aggiuntoun po' di "acceleratori" forniti con la compostiera dal Comune di Arenzano. Risultato: ora riesco a rimestare meglio con l'aiuto di una specie di fiocina e col forcone, ma non mi pare che i cumuli siano caldi.Credo tra l'altro di aver raggiunto il livello di riempimento ( circa un metro cubo) A questo punto che devo fare? Aspettare ( fino a quando?) senza aggiugere più nulla, rimestando di tanto in tanto e coprendo con stuoie; oppure posso continuare ad aggiungere foglie, sfalci ecc. anche durante la stagione fredda?
E la compostiera in plastica, che fino a poco tempo fa mi sembrava " a posto" in questo momento è ripiena di poltiglia: io ho aggiunto rametti secchi, cartone ecc.,ma ho anche continuato a conferirvi i rifiuti umidi di casa, creando probabilmente un ambiente troppo bagnato.
Sono, nel complesso, un po' avvilita perchè questo lavoro mi è costato e mi costa tempo e fatica e in apparenza non funziona. Sono troppo pessimista ?
Se la poltiglia è maleodorante deve aggingere un buon strutturante che assorbe l'umidità ( cioppato secco, truciolo di legno, pellet di legno) e mescolare bene arieggiando tutta la compostiera.
Se non ci sono puzze, aggiunga della segatura fino a quando avrà assorbito tutto l'eccesso di umidità. E siricordi di controillare l'umidità quando ha scarti molto umidi ( bucce di amguria, frutta andata a male...)
Ho iniziato il compostaggio in giardino utilizzando i bidoni da 200 lt di metallo , privati del fondo, con discreto successo. Successivamentei ho recuperato dalla spazzatura (riciclaggio!!) due tapparelle avvolgibili in PVC piuttosto grandi e lunghe le ho chiuse a cilindro (agganciando le stecche) e appoggiate al terreno. Una la utilizzo per lo sfalcio e le foglie, l'altra per l'organico di casa. Hanno un volune di circa 300 lt: quella per lo sfalcio riesco a riempirla l'altra non ci sono mai riuscito pur essendo in 6 in famiglia e prelevo il compost una volta l'anno. Copro la sommità con un foglio di plastica per limitare i moscerini, la perdita di umidità e la pioggia. Quando mi serve il compost sollevo alcune stecche e scavo dal basso. Sono molto soddisfatto del risultato, non mi sono costate nulla e si adattano anche a terreni non pianeggianti.
Spero l'idea possa risultare utile ad altri volenterosi
Cordiali saluti
Salve a tutti.
Questa è la prima mail, sono ancora vergine :-) e con questa volevo sapere se è possibile richiedere ed ottenere più di una compostiera.
L'AMIU mi ha già consegnato la compostiera grande da 410 l ma sono riuscito a riempirla in tre settimane e quando falcio il prato di circa 1000 m2 riesco a depositare nella compostiera solo un primo contenitore di raccolta del rasaerba, per gli altri 3 o 4 nulla, non c'è più spazio.
Qualcuno sa dirmi se è possibile aumentare la mia capacità di stoccaggio?
Tenchiu verri mac ;-) Gianni.
Nella stagione degli sfalci, avendo la fortuna di avere una bella superfice di terreno, le consiglio di realizzare un bel cumulo con l'erba tagliata, seguendo le regole che le sono state date durante il corso in particolare l'aggiunta di metà volume di foglie secche, una spolverata di compost e rimescolando bene tenedo il tutto alla giusta umidità.
Si accorgera che i volumi dell'erba, si riducono rapidamente. Dopo uno, due mesi, se vuole può mettere nella compostiera il compost in via di formazione per proteggerlo da eventuali piogge e dall'imminente freddo
la consegna delle compostiere in comodato (iniziativa del Comune con AMIU) si limita ad una compostiera per nucleo familiare, questo per dare modo a più cittadini di usufruire di questa opportunità.
l'alternativa può essere autoprodurre una seconda compostiera (veda in questo forum alcune interessanti esperienze già condotte con spese molto contenute ) oppure adottare la tecnica del cumulo che meglio si adatta per chi ha orti grandi come il suo
Gentilissim* concittadin*,
rispondo volentieri all'appello e descrivo la mia "compostiera autoprodotta".
Considerato il fatto che ho un terrazzo, mi sono attrezzato con due bidoni di plastica bucherellati che ho comprato in un noto negozio di articoli vari che si trova nel ponente genovese a prezzi più che ragionevoli (17 euro qualche anno fa, poco più di 20 il secondo).
Internamente li ho "foderati" con una rete per zanzariere.
Ne ho due perché mentre riempio uno, l'altro riposa. In famiglia siamo in tre, ma riversano nella mia compostiera anche i miei genitori (al 50% statistico con mia sorella che ha una compostiera in giardino) che non hanno terrazzo né balconi. Con questo genere di "alimentazione", riempio una compostiera in sei mesi e quindi il ciclo è di due compostiere l'anno.
Naturalmente uso il prodotto di questo lavoro per i miei vasi e le mie coltivazioni.
Trovate un po' di documentazione fotografica (risalente ad un paio d'anni fa, quindi le cose si sono un po' evolute) a questo indirizzo:
http://www.fasce.it/paolo/compostaggio/default.asp
Se un esperto volesse dare un'occhiata e dare qualche suggerimento aggiuntivo, è il benvenuto.
Caro Paolo
rivedendo meglio le foto della tua esperienza di compostaggio sul terrazzo, ho l'impressione che il tuo processo di compostaggio sia parziale: si vedono ancora foglie, pezzi di carta e cartone. Il compost giunto al suo stato finale è un terriccio bruno in cui le forme originali di foglie, bucce, ortaggi non sono più distinguibili.
Quello che resta sono solo i semi duri di albicocche, ciliege, prugne...tutto il rsto in due-tre mesi si disgrega.
Se le cose stanno così penso che il problema sia che la tua compostiera fa seccare rapidamente il suo contenuto e senza acqua non c'è compostaggio.
Questa ipotesi è supportata dalle ampie aperture della tua compostiera, dal soleggiamento del terrazzo e certamente la ventosità del luogo non aiuta.
Ti ricordo che il materiale in fase di compostaggio deve sempre essere umido e la sua umidità deve essere simile a quella di una spugna ben strizzata.
Caro Paolo
complimenti per la tuo compostiera e per la bella documentazione. Quasi quasi ti invito a darmi una mano nel prossimo corso di compostaggio dedicato a chi ha spazi ristretti ( ancora più piccoli del tuo bel terrazzo)
Il corso si terrà il 22 e il 22 settembre di quest'anno, dalle ore 17 alle 18:30 alla Biblioteca Berio in via del Seminario.
Sarebbe interessante se potessi illustraci la tua esperienza.
In tutti i casi ti sarei garto se potesi pubblicizzare questo corso
Per curiosità conosci il primo quaderno del Museo della Rumenta in cui un ampio capitolo è stato dedicato al compostaggio su poggiolo?
Lo puoi scaricare a questo indirizzo
http://www.amiu.genova.it/cms/php docs/docs/Corso compostaggio2.pdf
facciamo compostaggio domestico sul nostyro terrazzo, ma abbiamo costruito da noi la compostiera, modificando un bidone nero con coperc hio. il risultato è buono. vorrei però sapere se esistono compostiere da terrazzo per uso famigliare
grazie a presto
donatella dominici
Il mercato si sta accorgendo che c'è un interesse crescente a fare compostaggio in spazi urbani ristretti (terrazzi, poggioli).
Su internet cominciano ad apparire compostiere con queste caratteristiche, ma non mi risulta che siano ancora reperibili sul mercato italiano.
Comunque la soluzione c'è già: vasi di coccio. Per una famiglia di due tre persone, bastano tre vasi di coccio da 15-20 litri con sottovaso e coperchio fatto con sottovaso più largo. Ogni vaso raccoglie gli scarti prodotti in un mese. Dopo tre mesi, se tutto è fatto con regola potete setacciare il compost dal primo vaso e ricominciare il ciclo.
Se ci sono problemi di spazio due vasi possono essere messi uno sull'altro.
La soluzione è semplice ed esteticamente valida.
Sul primo Quaderno del Museo della Rumenta, a mia firma, dedicato al compostaggio in campagna e in città, potrete trovare tutti i dettagli per autocostruire compostiere da poggiolo e ancor più i trucchi per compostare senza problemi.
A presto corsi di compostaggio riservati a chi ha solo piccoli poggioli.
Vi ringrazio per i preziosi consigli.
Il mio cumulo, di un metro cubo circa, è addossato ad un angolo di muro, il lato aperto è circondato da rete metallica che rimuovo una volta ogni sei mesi circa per prelevare il compost (che accumulo in altro contenitore in attesa del suo utilizzo in giardino), per poi rimettere nel cumulo tutti i residui non compostati.
Dopo aver posizionato legnetti di varie dimensioni alla base del cumulo, aggiungo tutti i residui del giardino e della cucina (eccetto gli avanzi di origine animale; le bucce di formaggio a piccoli pezzetti le metto nella mangiatoia per gli uccellini...), in modo alternato, inserendo anche tovaglioli di carta bianca a pezzetti e... i sacchetti compostabili di recente produzione quando esaurita la loro funzione.
Seguirò il consiglio di alternare anche strati di terriccio, che comprerò appositamente. Per il momento, contro i moscerini (che non sono dannosi, è vero, ma sono molto fastidiosi, si levano a nugolo ogni volta che butto qualcosa, entrano in casa mia e dei vicini...) ho adottato l'accorgimento di coprire il cumulo con un foglio di tessuto-non-tessuto. Pare funzioni.
Grazie ancora a tutti
Produco ottimo compost da alcuni anni in un cumulo di circa 1 metro cubo. Non so come evitare la formazione di nugoli di moscerini. Le ho provate tutte: rimescolare il cumulo, mettere foglie a copertura degli avanzi di cibo, coprire il cumulo con fogli di quotidiano bagnati... nulla da fare.
Chi ha un consiglio da darmi?
Grazie
ciao,
i giornali bagnati funzionano nella compostiera ma evidentemente meno nel caso del cumulo.
Si potrebbe provare in questo caso della tela di sacco che lascia traspirare l'aria e forse può limitare la deposizione delle uova dei moscerini sul materiale organico.
In ogni caso i moscerini, come certo già saprai, sono solo un po' fastidiosi, ma del tutto innocui sotto il profilo igienico.
Quello che attira di più i moscerini che vogliono deporre le loro uova, è la frutta in fase di fermentazione e i suoi effluvi alcolici :-)
Un consiglio da provare è quello che ogni volta che si deve compostare questo tipo di scarto in grande quantità , scavare un buco nel cumulo o nella compostiera e mettere gli scarti di frutta all'interno della buca e coprire subito con uno spesso strato di compost in formazione.
Confermo l'innocuità dei mosceriin e la sporadicità di una loro presenza in numero esagerato: come sono venuti così se ne vanno!. Ovviamente i moscerini attirano ragni, gechi, rospi e pipistrelli. Se queste bestiole non vi creano problemi, sono benvenuti.